Monday, August 23, 2010

Arrosto magro alla salsa di soia e vino bianco e il ritorno del predestinato Professore!

La sera del giovedì dopo la notizia di Maggie mi sono vista con A., che mi ha spiegato tutto per bene. Siamo andati con Kim a mangiare al coreano, poi io e lui siamo andati a casa.
Lui quella sera è stato dolcissimo.
Il sabato poi, lui è andato a prendere Guillaume all’aeroporto, per portarlo all’ospedale. Insomma, una giornata non facile. Io ero a casa, in attesa di notizie, e per tenermi impegnata ho cucinato tutto il giorno.
La sera poi, ho portato il cibo agli uomini, lui e Sander. Sander, che è colombiano e amante del cibo, quando ha aperto il tapperware e ha annusato si è messo a piangere e ha urlato “Goood!!! This is FOOD!!!! This is FOOD!!!!”. Povero. Lisa non ce la fa a cucinare niente, dovendo seguire il bambino, e se anche avesse tempo non è capace a cucinare all’occidentale.
Comunque, la ricetta è semplicissima ma a mio parere favolosa: mi è venuto esattamente come a mia mamma, ed è una delle poche cose che a casa mangio in comune coi miei (in genere seguo sempre la mia dieta ferrea personale, per poi sgarrare alla grande quando non c’è nessuno).

Ingredienti:
ehmmmmmmmmm non so assolutamente che pezzo di carne abbia comprato!!! Sono andata a occhio, basandomi sull’aspetto.. e ci ho azzeccato! Non è carrè di maiale perché il carrè è molto più asciutto, ma è comunque maiale, parte magra
rosmarino
aglio
olio
vino bianco
salsa di soia
sale
Mettete un po’ d’olio in una pentola, con un rametto di rosmarino fresco (che soddisfazione usare il mio!!!) e uno spicchio d’aglio. Anche una carotina e un gambo di sedano andrebbero messi, io li ho dimenticati.
Appoggiate la carne e fatela rosolare da tutti e sei i lati, girandola con due cucchiai di legno senza assolutamente usare la forchetta! Lo scopo di questa rosolatura è chiudere i pori della carne, cosicché durante la lunga cottura non fuoriesca tutto il succo e non si asciughi. Quando ogni parte è diventata griglia, sfumate con un 1/2-1 bicchiere di vino bianco, poi aggiungete un po’ di salsa di soia mescolata ad un bicchiere d’acqua.
Coprite e lasciate cuocere, a fiamma lenta, versando altra acqua e poca salsa di soia quando il sugo comincia a evaporare. Tenete sempre il pezzo bagnato. A circa metà cottura salate un pochino (poco, c’è la salsa di soia che è già salata).
Credo di aver lasciato cuocere un paio d’ore… Ma devo ammettere che non ho manco guardato, sono andata a naso per tutto e mi è andata proprio bene: è venuto perfetto!
A cottura ultimata lasciate intiepidire e poi prendete il pezzo di carne e tagliatelo in tante fettine sottili. Sistemate le fettine nella pentola col loro sughetto.
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E’ sicuramente uno dei miei piatti di carne preferiti, magrissimo senza manco un filetto di grasso, eppure tenerissima, noi non abbiamo usato coltelli.
Abbiamo servito con un’insalata mista e panini al sesamo tostati al forno… Una cena semplice ma siamo rimasti soddisfattissimi. Mi scuso perché mancano le foto dei piatti, che una volta tanto erano venute proprio bene, ma mi prendo sempre male a mettermi a fotografare i miei piatti in casa d’altri.
Prometto che ripeterò, visto che ce lo siam fatti fuori in tre in una sola cena.
Sander dopo cena è tornato a casa, e quella sera A. è stato dolcissimo. Abbiamo avuto qualche momento triste, pensando a Maggie e riguardando alcun video, ma è stata una consolazione essere insieme. A. non è un ‘emotional guy’, lui non è bravo a confortare, dice lui. Lui è bravo a fare ricerche, a capire dove sta il problema e a chiarire la situazione, e a dire i fatti come stanno, senza addolcirli o cambiarli. Questo è stato il suo contributo all’intera faccenda. Come il mio cucinare. Ognuno fa quel che può, ognuno fa quel che, nel suo piccolo, può essere d’aiuto. Però sabato è riuscito lo stesso a confortare me.
La domenica mattina eravamo nel letto a scambiarci le sim perché a lui serviva leggere un messaggio scritto in cinese, ed era mezzo sdraiato, con gli occhiali. E’ stato un flash.

Il mio libro preferito, da piccola, era ‘Piccole Donne’. Come per un sacco di altre ragazze a quella età. Io leggevo moltissimo, tanto che, finiti i compiti, cambiavo solo postazione, letto o poltrona anziché scrivania, ma sempre un libro in mano avevo. E, quando me ne capitava uno che veramente mi appassionava, non me ne staccavo neanche un minuto, leggendo per la strada e ovunque mi trovassi, tanto che spesso mia mamma mi doveva dire di uscire un po’, di svagarmi. E io rispondevo che avevo fatto il mio dovere (i compiti), e che quindi adesso potevo avere il mio momento di piacere, ovvero la lettura. Ci sono libri che ho letto 27 volte. Insomma, una passione.
E, soprattutto, amavo fantasticare. Ho sempre odiato guardare i film tratti da un libro che mi è piaciuto, perché immancabilmente ogni personaggio è completamente diverso da come io l’avevo immaginato nella mia testa, e la cosa mi infastidisce. Infatti spero proprio che non facciamo mai il film dei ‘Pilastri della Terra’, perché sarei troppo combattuta se guardarlo oppure no.
Fatto sta, chi non ha letto Piccole Donne? Quale delle quattro sorelle March era la vostra preferita? Io ero Jo. Dico io ero perché mi immedesimavo proprio, arrivando a piangere e ridere a seconda della trama. Ricordo che pensavo di essere proprio come lei, un po’ maschiaccio, sempre in cortile a fare le gare col mio vicino Francesco a chi resisteva più tempo in verticale sulle mani, e a inventarmi mille tipi di ruota diversi, prima con 4 dita, poi una mano, poi un dito, …
I miei nonni materni, che abitavano in campagna, avevano un grande orto. Una domenica ero partita apposta in esplorazione per cercare un albero su cui appostarmi a leggere, come Jo. Avevo trovato un fico, non troppo alto, ma con un ottimo e comodissimo ramo su cui appollaiarsi. Oddio, comodissimo proprio no, ma non l’avrei mai ammesso. Passavo i pomeriggio là sopra, con una mela, vincendo persino la paura dei ragni, pur di emulare la mia eroina.
Ero però rimasta un pochino delusa quando, anziché sposare Lawry, l’aveva lasciato accalappiare da Amy (odiavo Amy), per poi innamorarsi di quel barbuto e maturo del Professor Bear, con l’accento tedesco così marcato. Insomma, con tutta la stima e il rispetto per il Professore ottima persona senza dubbio, ma dovendo scegliere io avrei sicuramente optato per la freschezza della gioventù. E poi la barba graffia.
Insomma, con gli ultimi due libri della Alcott avevo smesso di sentirmi così ‘vicina a Jo’.
Passarono gli anni, ed ero ormai una ragazzina, forse andavo per il liceo, o forse no… Almeno medie. Insomma, ero in un’età in cui avevo già sviluppato i miei gusti personali in fatto di ragazzi (in genere quelli della televisione): senza peli, belli, forti, affascinanti, maledettamente stronzi.
Ricordo che un giorno ho chiesto a mia mamma con che marito mi immaginava, da grande. Non volevo sapere chi sperava per me, ma, pensando a me e alla mia personalità, con che tipo d’uomo mi immaginava. Lei era stata colta un po’ alla sprovvista, così le avevo spiegato che io, nonostante non mi piacesse affatto l’idea, immaginavo me stessa con un marito come il Prof. Bear di Piccole Donne. Un tipo colto, abbatsanza ben piazzato, molto uomo, forse occhiali, posato, serio, anche se premuroso e molto affidabile. Molto professore e poco sportivo. Insomma, tutto il contrario di quel che, dentro di me, speravo. Lei si era dichiarata d’accordissimo. E così, mogia mogia, mi ero rintanata in camera mia, rassegnata all’idea che avrei sposato un tipo che non potevo fare a meno di immaginare peloso e noiosissimo.

Beh… sono passati tanti anni da allora, e io sono cambiata moltissimo, soprattutto caratterialmente. Non mi son più chiesta come sarà l’uomo che sposerò, semmai mi chiedo sempre più spesso ‘Mi sposerò?’.
Però, domenica è stato un flash.
A. era lì, sdraiato accanto a me, con gli occhiali, la barba un po’ lunga e lo sguardo serio e… Era lui. Eccolo, il mio Prof. Bear!!! Non sapevo se ridere o piangere, perché mi sono accorta all’improvviso che è lui il compagno che mi spetta fin da quando ero piccola. E si è presentato in una forma che non solo non ha niente a che vedere con l’aspetto del Prof. Bear, ma anzi!!! Io lo guardo e mi beo.
Quest’altra domenica eravamo a far colazione al Kona e ho incontrato il mio collega, quello bravo che sa tutti i cazzi miei… Gli ho presentato A. e lui non è riuscito a trattenersi: “Sta minchia!!! Sti cazzi!!!!”. E stamattina in azienda mi è venuto a fare i complimenti dicendo che è quasi un peccato non essere gay, per un tipo così. Ma che braccia ha??!!?? Eh, lo so lo so. Ho un debole per le sue braccia.
Comunque… Qui la cosa si fa seria: io ho capito che voglio questa persona, non per ora, non per domani, ma a luuuungo, luuuungo termine. Voglio tornare a essere Jo, e voglio che lui sia il mio, personalissimo, Professor Bear.

14 comments:

  1. Ed io allora te lo auguro proprio di aver trovato il tuo Professor Bear!
    Non so come chiedertelo ma... non ci sono novità riguardo Maggie, vero?
    Delia

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  2. Beh...cara la mia Josephine... hai scelto bene! Vuoi mettere il talento e le emozioni date dal prof. al ragazzetto viziato e benestante? Io lo preferivo di gran lunga... Aspettiamo la pubblicazione del tuo libro, allora? Eh eh! A proposito di Maggie, spero con tutto il cuore che vi siano buone nuove...

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  3. DELIA: No, lo zio di A. ha detto che non c'è traccia di attività cerebrale. Il corpo sta guarendo, ma il cervello non guarirà mai e, anche se sopravvivesse, non c'è alcuna speranza di risveglio. E' solo un'attesa senza senso...

    MAGGYE: sì ma fisicamente parlando il barbuto professore non mi attizzava proprio!!
    Niente nuove, aspettiamo solo di smettere di aspettare.

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  4. Prenditelo!
    Io a sto punto ,però, chiederei una fotazza delle braccia del Prof. Bear. Hai a disposizione Facebook ed email, per cui, fai questo piacere ad "un'amica" di "vecchia data", please =)
    Giusto per la cronaca, io non ho mai letto "Piccole donne". E' che i classici non mi vanno per niente a genio :D

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  5. Uff. Odio internet e tutte le volte che si blocca quando devo inviare il commento. Se quello di prima l'ha salvato questo puoi anche eliminarlo, tento di riscriverlo, vado a memoria:

    Prenditelo!
    Io a sto punto chiederei una fotazza delle braccia del Prof. Bear. Hai a disposione Facebook ed e-mail. Quindi, fai questo piccolo favore ad "un'amica di vecchia data" please =)
    Giusto per la cronaca, credo di essere una delle poche che non ha mai letto "Piccole donne". E' che i classici non mi vanno proprio a genio. Uff.

    Ah! Tra tre giorni rivedo l'omo della vita mia! ihih =)

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  6. GATSBY: Rimediato, chiedo perdono!

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  7. GATSBY: quale dei tanti??? io perdo sempre il conto con te!!

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  8. Bwahahaha, comunque, devo complimentarmi, è scritto quasi in modo identico! =)
    Spe che controllo la mail, ti dico chi è nella risposta :D

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  9. il piatto è fantastico!!!! per il resto ti faccio un grosso in bocca al lupo!!!! ciao

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  10. accidenti che dichiarazione d'amore! Ma alla fine avete chiarito se state insieme o vi frequentate soltanto? Ho letto di Maggie e non sai quanto mi dispiace...ma come è possibile una cosa del genere? E' assurdo gli ospedali cinesi siano così mal organizzati!

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  11. MASTERCHEF: Grazie!!! e crepi il lupastro!!

    ALESSANDRA: non mi fare arrossire!!! no, non abbiamo ancora chiarito... ma dovrò farlo prima di partire... ma c'è una novità fighissima in vista!!!! sono così eccitata non credo riuscirò a prendere sonno stanotte!!!!
    Per la cosa di Maggie l'unica 'consolazione' è che probabilmente non sarebbe cambiato nulla in europa, dove di questa sindrome l'89% ancora non ce la fa, perché ci vogliono parecchie ore per identificarla. L'unica cosa, veramente vergognosa, è l'avidità dei medici, di questo sistema. Se avesse partorito subito, forse almneo lei o il bambino si sarebbero salvati. ma preferisco non pensare ai se e ai forse, perché tanto, si sa, non portano indietro il tempo...purtroppo.

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  12. la cosa mi ha colpito perchè anch'io se tutto va bene a febbraio stringerò tra le braccia il mio pulcino.... e sentire che queste cose possono accadere di certo non è rassicurante...
    Quindi c'è una novità fighissima? e cosa aspetti a dircela! qui ti teniamo d'occhio da mesi e mesi e ora siamo curioseeeeeee

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  13. ALESSANDRA: ma dai!!?? non lo sapevo!!! ma che stupida, per forza non lo sapevo, alla fine io scrivo di me e mi sembra di ocnsocervi ma in effetti di te non so niente!!!! non sapevo neanche se fossi fidanzata! ma auguroni allora!!
    guarda ale, meglio che tu ne sia informata no? è una questione di pressione sanguigna troppo alta, puoi googlare e controllare di persona: HELLP SYNDROME. tra l'altro ci sono gli esami che controllano, Maggie sembra che non mangiasse a sufficienza e, conoscendola, può anche darsi che il medico le avesse detto che il bimbo era piccino e lei non abbia informato nessuno per evitare di far preoccupare guillaume. nel male, son contenta di aver messo al corrente un po' di persone riguardo a questa sindrome... meglio essere informate!! fammi sapere di te!!!

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  14. hihi se vuoi saperne un po' di più su di me guarda il mio blog, siamo anche amiche su faccialibro ma lì non troverai nulla riguardo al pulcino ... un po' per scaramanzia e un po' perchè su fb lo leggerebbero davvero tutti tutti... e invece abbiamo piacere di dirlo di persona!
    cmq sono daccordo con te, meglio essere informate su tutto, e cmq tengo le dita incrociate che vada tutto bene sempre!

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